Salerno, Fonderie Pisano “non compatibili con il centro abitato”: interpellato il ministero
“Le Fonderie Pisano di Salerno devono andare via da Fratte”. E’ il pensiero espresso questa mattina anche durante il tavolo tecnico che si è svolto nella Sala Giunta del Comune di Salerno convocato per affrontare uno dei nodi ambientali più delicati del territorio: la presenza dello storico stabilimento industriale in via de Greci in una zona ormai densamente abitata. Al centro dell’incontro che ha visto la partecipazione dei rappresentati dell’ Arpac, dell’istituto zooprofilattico, dell’Asl, dell’ordine dei medici, dei vertici dell’ufficio ambiente alla presenza tra gli altri del vice presidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola, la prospettiva della delocalizzazione dell’impianto e la riconversione verso un modello produttivo moderno e sostenibile. A presiedere i lavori, il Presidente della Commissione Ambiente del Comune di Salerno, nonché coordinatore del Tavolo Tecnico, Arturo Iannelli che nel corso di un suo intervento ha sottolineato il valore operativo e non politico del consesso inviando un messaggio chiaro anche a chi, in questi giorni, ha criticato la composizione e l’efficacia del Tavolo, definendolo una “farsa politica”. Iannelli ha poi fatto riferimento alla recente sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che non impone la chiusura immediata dell’impianto, ma rafforza l’urgenza di un percorso già avviato.
La questione della delocalizzazione dello stabilimento resta centrale. Il Comune riconosce come “non più compatibile” la presenza dell’impianto nell’attuale contesto urbano e quindi la volontà di trasferire lo stabilimento in un sito più idoneo, con tecnologie all’avanguardia, forni a induzione, energia pulita e drastica riduzione dell’impatto ambientale